Cometa Hale Bopp
Non si esagera quando si parla della cometa Hale Bopp come la cometa del secolo, in termini di spettacolarità, luminosità delle code e soprattutto per la durata di tempo in cui è rimasta visibile nell'emisfero settentrionale, anche dalle città inquinate. Una cometa guardata da quasi tutta l'umanità. E' stata scoperta casualmente il 22 luglio 1995 da Alan Hale e Thomas Bopp, due astrofili americani, il primo già noto per le sue osservazioni cometarie, mentre il secondo un osservatore visuale. La cometa fu scoperta contestualmente grazie alla vicinanza a M70 nel Sagittario, di magnitudine intorno alla 11. Fu subito chiaro dalle prime effemeridi ricostruite in base ad una lastra di Robert McNaught del 1993 che si trattava di una cometa "monstre", distante circa 7 unità astronomiche dal sole al momento della scoperta e ben un anno e mezzo prima del perielio previsto ad aprile 1997. Dalle lastre riprese a La Silla nel mese di agosto, ad una distanza di circa 6,2 AU, la chioma misurava 9x6 arcominuti apparenti, equivalenti a 2,5 x 1,6 milioni di chilometri. La cometa raggiunse magnitudine 6 a metà del 1996, circa un anno prima del suo perielio, diventando un facile oggetto binocolare. Durante i primi mesi del 1997, fino al perielio avvenuto a fine marzo e per tutto il mese di aprile, lo spettacolo non deluse le aspettative: magnitudine -0,8 e coda di polveri di circa 20° gradi. In questa pagina sono raccolte le mie più belle impressioni fotografiche e visuali di questa fantastica cometa.
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Questo
è
il
diario
osservativo
di
una
delle
più
grandi
comete
del
XX
secolo.
Le
descrizioni
tecniche
delle
immagini
sono
sulle
foto
stesse
1997 - 1° 2 e 3 maggio Passo del Giovà BIS! Ultimo saluto alla cometa Hale Bopp. Con Piero, Marco Alloisio e Michele Bini siamo saliti sul crinale occidentale del campo di Giovà Est e con un binocolo l'abbiamo guardata per l'ultima volta. La serata era decorosamente trasparente e la cometa appariva circa 8° gradi sopra le Alpi occidentali, subito dopo il crepuscolo. La coda di polveri appariva di circa 10° gradi e quella di gas era visibile solo debolmente con il binocolo. La cometa si trova nella costellazione dell'Auriga. Camminando al buio, l'abbiamo vista più volte apparire e nascondersi tra gli alberi e i cespugli. Grande emozione assistere a quest'ultimo bis. Addio! |
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1997 - 9 aprile Passo di San Marco Ultimo sguardo visuale e fotografico a questa incredibile cometa, sotto un cielo scuro e quando è ancora posizionata bene in cielo. Grandissimo spettacolo! Sullo sfondo della costellazione di Perseo, con la coda di polveri che sfiora il Doppio Ammasso e mentre tramonta dietro il Passo di San Marco... Addio! |
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1997 - 7 aprile Passo di San Marco Sono visibili ad occhio nudo circa 20° gradi di coda di polveri, l'estremità della quale sfiora il Doppio Ammasso. La coda di gas appare più debolee si è accorciata a circa 12-14° gradi. Rimangono visibili gli "streamers" visti nelle serate precedenti. Con il binocolo 25x100 non si notano gli archi della chioma. |
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1997 - 4
/
5
/
6
aprile
COMETA
PARTY
AL
PASSO
PERTUS
Il Circolo Astrofili di Milano ha organizzato tre serate di osservazione pubblica della cometa Hale-Bopp al Passo Pertus. Grande successo della manifestazione con ottime condizioni meteo e grande afflusso di persone. Le serate più impegnative sono state venerdì e sabato, non solo ai telescopi e binocoli, ma anche al banco di informazioni del Circolo dove erano in vendita le foto della cometa. Abbiamo provato grande soddisfazione nel vedere lo sguardo del pubblico rivolto verso l'alto, ad ammirare il sublime spettacolo di questa cometa. Abbiamo stimato un pubblico di circa 5000 persone. |
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1997 - 31 marzo La Magdaleine Dobson 51cm, 190x: la chioma nella direzione verso il sole appare circondata da tre archi "facili", equamente separati e concentrici rispetto al falso nucleo. Si nota verso E (?) il getto che da origine agli archi, essendo stato appurato che gli stessi hanno origine da un effetto "girandola" per via della rotazione del nucleo. Nel link, composto da un clip di immagini del nucleo, si nota l'effetto rotazione. |
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1997 - 30 marzo La Magdaleine Binocolo 25x100: in questi tre giorni fantastici di osservazione cometaria, la coda di gas ha subito continue evoluzioni. nel primo giorno (il 29 marzo), si notavano 4 o 5 "streamers", striature parallele lungo l'asse maggiore della coda, simili a trecce. In seguito queste striature si sono ridotte di numero e si sono ingrossate. |
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1997 - 29 marzo La Magdaleine Ad occhio nudo: la coda di gas appare esterndersi per circa 20° gradi, oltre il Doppio Ammasso, mentre la coda di polveri appare curva e puntare verso N arrivando quasi alle stelle di Cassiopea, quindi estendendosi per circa 13-14° gradi. Si notano debolmente le tinte azzurre (gas) e giallognola (polveri) delle code. |
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1997 - 15 marzo - Binocoli 8x56 Zeiss, 25x100, telescopio Dobson 51cm f/4.5 a 60x e 190x, Passo di San Marco Osservati ad occhio nudo circa 17-18° gradi di coda di gas. Forse è più lunga, ma la coda confluisce nella Via Lattea in Cefeo, sfumandola sullo sfondo stellare, e circa 8° gradi di coda di gas. Le due code appaiono disposte a ventaglio, molto brillanti per i primi 3-4° gradi, poi si sfumano velocemente. Persistono gli archi nella chioma, come descritti nell'osservazione del 28 febbraio, sebbene il terzo sembra quasi scomparso. Stupenda l'immagine della coda biforcuta della cometa sorgere lentamente dal profilo della montagna. |
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1997 - 7 marzo
L'osservazione visuale con il telescopio da 51cm non evidenzia particolari novità rispetto alla precedente osservazione.
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1997 - 28 febbraio e 1° marzo Telescopio Dobson 51 cm f/4.5, ingrandimento 190x, binocolo 25x100, Passo del Giovà La posizione della cometa è migliore dall'inizio dell'anno, come altezza sull'orizzonte e nonostante la presenza della luna si vedono ad occhio nudo circa 10° gradi di coda di gas. Fortemente sviluppata anche la coda di polveri, visibile ad occhio nudo per 3-4° gradi. Al telescopio la chioma presenta tra archi simmetrici di bande scure a S (bow shocks?). Il nucleo appare allargato dalla presenza di tre getti sia a N che a S. Ben pronunciata anche l'ombra del nucleo che inscurisce sensibilmente la coda. Il primo degli archi, più prossimo al nucleo, è quello più scuro e meglio contrastato rispetto alla chioma. Il secondo, quello centrale, appare meno contrastato del primo. Il terzo è quasi evanescente, si perpepisce in visione distolta, è poco netto e si sfuma all'estremità W nel chiarore della coda. Chioma ed archi appaiono troncati lungo l'asse NW/SE. I bordi esterni ed interni della coda di polveri sono sfumati. Tutto il settore NE della chioma appare evanescente e privo di dettagli di rilievo. Incredibile visione! |
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1997 - 15 febbraio Binocoli 25x100 e 8x56, Torgnon La coda di gas appare in decisa crescita, con una lunghezza pari a 8-10°, ad occhio nudo o con binocoli a basso ingrandimento. Molto più appariscente la coda di polveri, disposta ad arco per circa 3°, di aspetto molto diffuso, quasi evanescente. Il getto meridionale del nucleo è più luminoso e più pronunciato rispetto all'osservazione dell'8 febbraio. Spettacolare la vista della cometa sullo sfondo della Via Lattea nel Cigno |
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1997 - 6 e 8 febbraio
Il nucleo mostra un cospicuo getto orientato verso S, di forma triangolare che si sfuma nella coda. Il lato W della stessa appare ricurvo e delimita la zona più scura della stessa. All'interno del getto, prossima al nucleo, si nota una banda scura orientata E-W, lunga 5-10'. Una seconda banda, meno contrastata, appare sempre nel getto, con lo stesso orientamento, più a S della prima. Il nucleo ha lo stesso colore giallo-ocra dello 1° febbraio. In alto nell'immagine si nota la nebulosa (M27).
Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 190x, Passo del Giovà |
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1997 - 1° febbraio Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 80x e 190x, Passo del Giovà Il falso nucleo appare ben condensato, quasi stellare a 190x. Si notano due getti orientati circa N-S, da cui dipartono due porzioni di coda. il diametro della chioma è di circa 25'. Il falso nucleo è di colore giallo-ocra e con i due getti assomiglia ad un "papillon". La coda mostra una lunghezza di circa 5°, (nonostante la presenza della luna), con il binocolo 15x60 di F.Bertucci. La coda appare separata in due getti, con asse maggiore E-W; un getto è rivolto a settentrione, la coda di polveri più brillante, mentre l'altro getto, la coda di gas è rivolta a meridione. Molto curiosa e ben pronunciata la zona più scura centrale della coda. Ottimo l'aspetto complessivo della cometa a 80x. Molto bella! |
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1997 - 17 gennaio Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 80x, Passo del Giovà
Con il Dobson da 35cm a 80x si nota coda orientata verso N, per circa 2° di lunghezza, nucleo ben condensato che si sfuma in modo omogeneo nella chioma. Sembrano essere spariti i getti o, perlomeno, confusi nella luminosità della chioma e della coda. la coda appare "gobbata" rivolta verso oriente. Visibile molto bene la chioma ad occhio nudo. |
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1996 - 1° novembre Telescopio Dobson 51cm f/4.5, ingrandimenti 56x-190x, Passo del Giovà.
Si notano ben cinque getti facilmente osservabili diramarsi dal nucleo, di cui uno indirezione opposta all coda (W), uno a NE, due a E e uno a SE. Netta tra i due getti orientali è una zona scura. Con l'oculare da 40mm sono visibili facilmente circa 2° gradi di coda ed un'ampiezza del ventaglio di circa 30°. Il nucleo appare ben condensato; sulla chioma sovrastano i getti. Eccezionale la visione della cometa ed M14 nello stesso campo del telescopio. Visione sublime! |
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1996 - 15 agosto Telescopio Dobson 51cm f/4.5, ingrandimenti 56x-190x, Passo del Bocco. L'asse maggiore della chioma appare disposto in direzione N/S, con il nucleo che occupa la posizione sud della chioma. L'aspetto della chioma è a ventaglio, con un'ampiezza di 40° gradi circa, e tende ad allungarsi verso nord. Il nucleo è ben condensato. Si nota anche una nebulosità "svirgolata" lunga circa 40-50' allineata NW/SE, più debole della chioma. La chioma appare decentrata rispetto alla "virgola" e posizionata sul lato NW della stessa in direzione S. Dal nucleo dipartono alcuni getti. Il più cospicuo è quello che si orienta verso E, di circa 3' primi di lunghezza. Altri getti meno definiti appaiono a N e NW. Forse l'ho notata anche a occhio nudo. |
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1996 - 12 luglio Telescopio Dobson 51cm f/4.5, ingrandimenti 56x-190x, Passo del Giovà.
A 56x si nota un "halo" esteso con asse maggiore NW/SE per circa 25' primi, di aspetto leggermente ellittico, in direzione opposta alla coda, forse più appariscente verso S. La coda è a ventaglio con un PA di 150° gradi ed un'ampiezza di circa 45° gradi. Lunghezza della coda 10' primi. Nucleo stellare e chioma diffusa in modo omogeneo. |
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1996 - 15 giugno Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 56x e 190x, Passo di San Marco La coda appare aperta a ventaglio, orientata verso nord; nucleo di aspetto stellare e aperta a circa 70° gradi. Debole concentrazione nella chioma, che presenta un diametro di circa 4'. |
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1996 - 8 giugno Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 56x e 190x, Passo di San Marco La coda appare aperta a ventaglio, orientata verso nord; nucleo di aspetto stellare ben condensato. Lunghezza coda circa 10' primi. |
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1996
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19
aprile
Comet
Tracker
(15cm
Schmidt-Newtonian,
f/3.6),
spedizione
in
Tunisia
A 60 ingrandimenti con il Comet Tracker la cometa appare di aspetto sferico, diffuso, senza condensazione centrale. Debole accenno di coda. In queste notti in cui con l'amico Roberto Parisio salutiamo la cometa Hyakutake ai margini del deserto del Sahara in Tunisia, diamo il benvenuto a questa nuova cometa che lascia presagire un grande spettacolo. |
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1995 - 25 agosto Telescopio Dobson 35cm f/6.4, ingrandimento 141x e 190x, Torgnon Scoperta da poco, a distanza estrema dal sole, la cometa è ben osservabile a medi ingrandimenti. Appare con un nucleo ben condensato, chioma di aspetto sferico con leggero (è possibile?) allungamento verso N/NE e di diametro inferiore ai 2'. |