Il Dobson da 25cm (10 pollici), f/4.5: fu operativo negli anni '80, dopo le prime esperienze con il "114". Interamente assemblato con compenenti commerciali (l'ottica della Meade) in una struttura a traliccio di legno (rigida), nascosta da dei pannelli laterali, questo telescopio mi ha accompagnato nelle prime spedizioni osservative in montagna.
Il Dobson da 45cm (17 pollici), f/4.5: fu operativo dal 22 settembre 1990 fino al 1995 quando venne sostituito dal Dobson interamente autocostruito da 35cm. L'ottica del 45cm era della ditta americana Coulter, un "light-bucket", ma nel complesso accettabile. Costruii la struttura modulare, facilmente montabili al buio. Fu di fatto il mio primo "grande" telescopio.
Particolare buffo (senza tragiche conseguenze): nella prima versione metà della struttura (che alloggiava il secondario) la montavo sul portapacchi dell'auto. Una sera sull'autostrada per andare in Val d'Aosta, con l'amico Roberto Parisio, mi volò via, sbriciolandosi sulla carreggiata! Ovviamente lo ricostruii, però a traliccio, interamente alloggiato nel vano dell'auto.
Con questo strumento iniziai la ricerca visuale delle supernovae extragalattiche e lo strumento venne autografato da Robert Evans, grande scopritore si supernovae, nella sua visita in Italia nel 1992.
In queste pagine c'è la versione "pdf" di un articolo scritto nel 1993 su Nuovo Orione, sui pregi e virtù dei telescopi dobsoniani (a quell'epoca ancora relativamente poco diffusi e di piccolo diametro).
Il Dobson da 35cm (14 pollici), f/6.4: interamente autocostruito compresa l'ottica, fu operativo dal 18 febbraio 1995 fino all'inaugurazione del 51 cm. La struttura era interamente in legno, a quattro tralicci paralleli, sezionabile in due parti per facilitare il trasporto. A detta dell'amico Roberto il telescopio venne sopranominato "cabina telefonica"
L'ottica era abbastanza buona complice anche un rapporto focale poco spinto e focale 2250mm circa. Ha dato grandi soddisfazioni osservative e soprattutto fu il telescopio con cui scoprii la supernova 1995al.
Il Dobson da 51cm (20 pollici), f/4.5: anche questo interamente autocostruito compresa l'ottica, vide la prima luce il 9 agosto 1996 al Passo del Bocco. La struttura a traliccio lo rende facilmente trasportabile. L'ottica soffre di un evidente astigmatismo, tollerabile fino a 200x ingrandimenti, E' un telescopio molto luminoso con cui raggiungo la magnitudine 16.5 circa. Attualmente alloggia al Dalai Lama e continua a regalare belle immagini visuali.
Con questo telescopio ho scoperto assieme a Piero Mazza la supernova 1996bk in Ngc 5308, pochi mesi dopo la prima luce, il 12 ottobre 1996.