Cometa Swift-Tuttle (109/P)
La cometa fu scoperta il 16 luglio 1862 da Lewis Swift, astronomo dilettante americano con un rifrattore da 11cm, e il 19 luglio da Horace Tuttle, astronomo di Cambridge, Massachusetts. Quest'ultimo fu il primo ad annunciarne la scoperta dopo le esitazioni di Swift che la confuse con una cometa giā scoperta. Pochi giorni dopo, il 25 luglio a scoperta giā ufficializzata, la Swift-Tuttle fu osservata anche da Giovanni Schiapparelli, dall'osservatorio di Brera a Milano, che la descrisse con una coda di 1,5° gradi (coda poi cresciuta fino a 4° gradi) e di magnitudine 6 (poi raggiunse la terza e fu visibile ad occhio nudo). Nel mese di settembre di quell'anno fu calcolata per la prima volta l'orbita, determinandone la periodicitā con un periodo di 114 anni. I calcoli furono poi rivisti nel 1889, con la periodicitā corretta a 120 anni. Nel biennio 1981-82 si tentō di ritrovare la cometa prevista al perielio nel 1982, ma le ricerche furono infruttuose. Nel 1992 la cometa fu "riscoperta" per caso da Tsuruhiko Kiuchi e si determinō l'orbita definitiva con un periodo di 132 anni. Raggiunge nel mese di novembre la magnitudine 5 ed una lunghezza della coda pari a quasi 3° gradi (binocolari). La cometa si rese debolmente visibile ad occhio nudo. La Swift-Tuttle č anche nota anche per la sua associazione allo sciame delle Perseidi e fu sempre Giovanni Schiapparelli nel 1867 a dimostrarne la correlazione studiando gli elementi orbitali. |
Qui ci sono le osservazioni complete (pdf) della cometa Swift-Tuttle eseguite dal Circolo Astrofili di Milano
1992 - 27 novembre Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo del Giovā - FOTO
Ultima osservazione della cometa Swift Tuttle. Coda ancora appariscente con angolo di posizione 55°-60° gradi. Il nucleo appare stellare. Osserrvata a 100x. |
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1992 - 20, 21 e 22 novembre Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo del Giovā - FOTO
20 nov: con il binocolo 20x80 si nota la lunghezza della coda per circa 3°.
21 nov: con il telescopio a 100x (pupilla da 4,5mm) si notanop 2° gradi abbondanti di coda di gas con PA 50° e la coda di polveri a PA 35° gradi. Si osserva anche un piccolo ventaglio attorno al nucleo in direzione W. Il ventaglio č orientato a SE e ha un diametro attorno al primo. La chioma appare ben comdensata (8) con un nucleo quasi stellare ed un diametro di circa 7' primi. Vedi foto.
22 nov: il nucleo appare leggermente decentrato rispetto alla chioma, probabile effetto dellėaspetto asimmetrico della chioma. La coda di gas (confermo PA 50°) č molto appariscente. Ben visibile anche la coda di polveri in PA 30° circa. Con il 32mm a 67x si nota un leggero ripiegamento verso N della coda di polveri. Molto netto il bordo E della parte iniziale della coda di gas e della chioma. Confermo osservazione del ventaglio in PA 120°, il cui asse maggiore forma angolo retto con la coda di gas. |
1992 - 14 novembre Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo del Giovā
Con il binocolo 25x150 di Bertucci si nota coda di 2° 45' circa, rettilinea in PA 55° (a 100x con il telescopio), con leggera "gobba" sul bordo settentrionale. La chioma appare sfumarsi a N, all'inizio della coda. La coda si segue per oltre un grado con il telescopio. Diametro della chioma circa 8' primi a 100x. L'aspetto della chioma č abbastanza condensato (7) e abbastanza ben definita nel bordo S. |
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1992 - 7 novembre Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo di San Marco
La chioma della cometa appare diffusa, di aspetto sferico, leggermente pių definita nel bordo E, con un diametro di circa 10' primi. Il nucleo č ben condensato anche se non stellare di aspetto (6 / 7). Osservata a 62x (pupilla da 7mm), si nota una leggera coda molto debole (la luna disturba) in direzione NE (PA 45° gradi), dalla parte opposta del ventaglio della chioma, quest'ultimo orientato a W. Nessun getto all'interno della chioma, a 166x. |
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1992 - 24 ottobre Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo del Giovā
La chioma della cometa si presenta abbastanza condensata (6), di aspetto sferico, con il falso nucleo palesemente decentrato. I bordi della chioma sono sfumati, salvo quello ENE. La massima estensione della chioma č di circa 10' primi. Osservata a 125x. |